Più o meno chiunque nella vita ha esperito un vissuto di ansia. Chi più, chi meno.
La parola “ansia” deriva dal termine latino “anxius” che significa affannoso, inquieto e la radice di questo termine è quella del verbo latino “angere” che vuol dire stringere, soffocare.
L’ansia, si caratterizza come una condizione di tensione che si manifesta con paura, apprensione, attesa inquieta e, spesso con una serie di correlati fisiologici come tremori, sudorazione, tachicardia, senso di affaticamento, difficoltà a respirare normalmente.
Ci sono situazioni (come un esame universitario, un colloquio di lavoro, eccetera) che elicitano un certo livello di ansia considerata ottimale per mantenere uno stato di allerta e concentrazione in preparazione ad una situazione difficile da affrontare. In questi casi, l’ansia rappresenta un meccanismo evolutivo del nostro organismo. Questo meccanismo che, originariamente, era una risposta ai pericoli mortali a cui dovevano far fronte i nostri antenati primitivi, si è evoluto in un meccanismo di risposta alla minaccia di perdere qualcosa. Avvertendo questo pericolo, l’organismo si attiva preparandosi ad una risposta efficace per far fronte alle diverse situazioni.
Tuttavia, ci sono persone per le quali l’ansia è di intensità troppo forte e di conseguenza interferisce con le attività della vita quotidiana oppure presentano un ansia che perdura anche in situazioni non stressanti.
All’interno della macro-categoria dell’ansia ci sono da fare alcune distinzioni in base alle varie forme in cui si può manifestare: pericolo in vista di una separazione da figure importanti, dall’esposizione a situazioni sociali oppure ad oggetti e situazioni specifiche, al pensiero di avere una malattia o, in generale, può essere vissuta come un sentimento generalizzato di angoscia costante fino ad arrivare agli attacchi di panico.
La sintomatologia ansiosa, comunemente, emerge in adolescenza o nella prima età adulta (20-30 anni). Sembrerebbe che alla base dei disturbi ansiosi vi sia da un lato una famigliarità genetica, così come giocano un ruolo importante le prime esperienze di vita, che quindi insieme predispongono la persona a sviluppare questi sintomi. Concorrono inoltre nello scatenamento e nel mantenimento di un disturbo ansioso fattori quali: la mancanza di una rete sociale di supporto, lo stile di vita, l’uso di sostanze, eventi di vita traumatici, caratteristiche della personalità.
Perchè è importante cercare un trattamento per i sintomi ansiosi?
Qualora vengano minimizzati i sintomi ansiosi, evitando di farsi aiutare, questi possono aumentare in gravità. Inoltre, l’ansia porta ad evitare le circostanze in cui si teme che possa scatenarsi un attacco di panico e queste condotte di evitamento possono interferire negativamente con le abitudini di vita costringendo la persona a rinunce o a rituali precisi per poter affrontare determinate situazioni.
Inoltre si è visto come una sintomatologia ansiosa non trattata possa portare ad altri disturbi psicologici come la depressione o l’abuso di alcol e droga.
Perchè è importante comprendere l'ansia?
L’ansia è un modo che ha il nostro corpo per comunicare qualche informazione.
Spesso le persone con sintomi di ansia, ricorrono a terapie farmacologiche, prima di considerare un percorso di psicoterapia. Lungi da me demonizzare gli psicofarmaci, anzi, spesso sono fondamentali (se prescritti da uno psichiatra che ha preso in carico la persona)! Tuttavia, talvolta succede che tamponando il sintomo ansioso mediante uno psicofarmaco, non vi sia la possibilità di capire come mai si stia provando quel vissuto. Tendenzialmente, l’ansia rappresenta una impossibilità di controllare le situazioni in seguito ad un cambiamento che la persona fatica ad integrare nella propria vita.
Ogni storia ed ogni persona è unica quindi decodificare il messaggio che veicola l’ansia è possibile attraverso la psicoterapia. In particolare, nel mio modo di lavorare, il paziente viene aiutato a sentire dove sente l’ansia nel corpo e quando nella vita sono state esperite sensazioni fisiche simili. Si lavora inoltre sulle tecniche di gestione dell’ansia: quali la respirazione, il rilassamento ed altre tecniche mutuate dalla mindfulness. Il paziente viene inoltre aiutato gradualmente ad affrontare le situazioni che a causa dell’ansia ha iniziato ad evitare. Si cercherà al contempo, di supportare la persona nell’esplorazione dei pensieri ansiosi e delle sensazioni fisiche dell’ansia, cercando di non giudicarle ma imparando ad accettarle.
In psicoterapia inoltre osservo con la persona il suo stile di vita e si cercano insieme i modi per migliorare la qualità di vita. Ad esempio, lo sport è fondamentale per il benessere psicologico ed è importante che la persona possa trovare l’attività a lei più congeniale: alcuni pazienti traggono giovamento dalla pratica dello yoga, mentre altre persone preferiscono attività più “energiche” come la corsa o altri sport.
Infine, l’alimentazione è un altro aspetto importante da considerare e per il quale potrebbe essere utile l’intervento di un professionista della nutrizione (alcuni consigli generici possono essere: ridurre sostanze eccitanti ed alcolici, bere sufficiente acqua, assumere pesce e frutta secca. Ma, ripeto, è importante affidarsi a persone competenti evitando diete e cure fai-da-te!).
Sebbene ci siano caratteristiche comuni nell’ansia e trattamenti che si sono rivelati efficaci, non si può generalizzare. Infatti l’ansia è un argomento complesso, che tiene conto di svariati fattori che meritano un analisi approfondita e personalizzata per ogni persona.
È importante infine ricordare che l’ansia è un meccanismo di allerta presente in tutti gli esseri umani e che riuscire a superare i sintomi di ansia non significa disattivare tale meccanismo bensì “ripararlo”. Un certo livello di ansia è normale e funzionale in determinate circostanze.
Se vi sono rimasti dubbi o per fare un primo colloquio conoscitivo, non esitate a scrivermi all’indirizzo ilenia.brizzi@gmail.com o a telefonarmi al 3497102462.
Sono Psicologa-Psicoterapeuta a Bologna e Castel di Casio (BO); adoro il mio lavoro e mi impegno per svolgerlo al meglio. Il mio intento è trasmettere questa passione, provando a fare in modo che le persone si interessino sempre di più al proprio benessere psicologico prendendosi cura di sè stesse.
[foto di Katie Crawford - My anxious heart]